Pescando il bass vi sarà capitato qualche giornata no, una di quelle che non si riesce a capire che fine abbiano fatto ... spariti !!!
Niente sotto le ninfe, niente nei canneti e neanche nei soliti posti dove di solito siamo abbituati a sentire almeno qualche tocca ...Letteralmente spariti, molto probabile che per qualche motivo climatico o altro,vai a capire cosa passa nella testa ai pesci, si siano spostati in profondita a ridosso di qualche ostacolo. In queste giornate utilizo il drop-shot, una tecnica non molto emozionante ma di sicura efficacia, che mi consente di far stazionare la mia esca per tutto il tempo da me voluto a stretto contatto del fondo (30 - 40 cm) anche a notevole profondità,fino a 10 metri e oltre. Per costruire una montatura drop-shot servono degli ami del n. 2 o 3 a gambo corto e tondo. Esistono in commercio ami specifici ma se non si riescono a reperire vanno benissimo quelli da carpfishing e dei piombi a sfera con girella da 8gr fino a 15gr.Si inizia legando l'amo con un nodo tipo palomar avendo la accortezza che la punta rimanga rivolta verso l'alto e lasciando uno spezzone di filo da 40cm oltre il nodo Si fissa il piombo sullo spezzone di filo eccedente a circa 30cm dall'amo e la montatura è fatta.Il risultato finale sarà come una semplice montatura da fondo ma con l'amo legato direttamente sulla trave e molto sottodimensionato nei componenti.Or
a manca solo l'esca che sarà un silicone di piccole dimensioni che andrà puntato per un'estremita all'amo. Prepata la nostra montatura drop-shot ci porteremo sopra la tana del nostro amico pinnuto, su una legnaia sommersa o un salto di profondità, e lasceremo scendere in verticale la nostra insidia fino a raggiungere il fondo mettendo in leggera tensione la lenza, che andremo a scuotere leggermente per animare la nostra esca senza sollevare il piombo dal fondo.Se tutto è stato fatto come si deve il bass, che si trova in un luogo da lui considerato sicuro e lontano da tutto quello che succede in superficie, si vedrà la nostra esca a pochi centimetri dal muso e potrà esaminarla con calma e magari sentire il suo odore, se avremo avuto l’accortezza di “scentarla”, per decidere di aspirarla con con tutto comodo senza sospettare della insidia nascosta.Da prima avvertiremo una serie di colpetti poi una trazione decisa vero il basso che contrasteremo senza una vera ferrata, pena la perdita della preda, alzando la canna verso l'alto e cominciando un recupero deciso ma non troppo forzato per allontanare il bass dagli ostacoli sul fondo.A questo punto fatemi sapere se ha funzionato e augurandovi un buon divertimento vi invito a creare uno scritto su una tecnica di pesca da voi conosciuta.


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